giovedì 23 gennaio 2014

RUBY-TER: BERLUSCONI INDAGATO

I giornali dell'altro ieri non hanno fatto in tempo a finire al macero che Berlusconi Silvio è di nuovo indagato.
Niente di nuovo, intendiamoci. Si sapeva da tempo che questo "Ruby ter" sarebbe partito e quindi, quelli che oggi parlano di "giustizia ad orologeria" o di "Giudici che vogliono fermare le riforme" sono più cialtroni del solito. Chissà se il sindaho più spocchioso d'Italia, al secolo Matteo Renzi, ha fatto in tempo a pentirsi di quello che molti incauti osservatori hanno definito un incontro storico.
Personalmente dubito: è difficile che un narcisista possa ammettere (anche a se stesso) di aver fatto un errore, specie se spropositatamente grosso.
A quanto ne sappiamo, ci sarebbero quindi 45 indagati per vari reati, tra i quali il pregiudicato Berlusconi Silvio (naturalmente), ma anche parecchie "olgettine", la stessa Ruby, gli avvocati Ghedini e Longo, qualche parlamentare/sottosegretario e perfino Mariano Apicella.
Chissà che gli ex testimoni, oggi indagati a pieno titolo, non trovino il coraggio di dire finalmente la verità.
Nell'attesa di saperne di più, non posso far altro che mostrare tutto il mio sconforto per l'assurda scelta di  Matteo Renzi di incontrare questo signore e, soprattutto, di voler con lui mettere mani alla legge elettorale e, addirittura, alle riforme costituzionali.
Dopo una condanna definitiva per frode fiscale uno non può lavorare a nessun titolo per la Pubblica Amministrazione ma, come dimostrano i fatti, se è abbastanza potente/danaroso, può evidentemente vestirsi da "padre della patria" e sedersi al "tavolo delle riforme".
Povera Italia!

Ah, chi ha pagato quel numero spropositato di poliziotti che hanno presidiato l'esterno della sede PD quando il frodatore fiscale ha incontrato Renzi?
Non sarebbe arrivato il momento di dire basta a questo scandaloso trattamento di protezione nei confronti di un signore che ha una condanna penale così grave e che, per giunta, visto l'immenso patrimonio, potrebbe tranquillamente pagare di tasca propria una scorta privata?
Perché non usare tutte quelle risorse per magistrati e servitori dello Stato che sono sprovvisti di scorta e che, mantenendo fede con lealtà ed onore ai propri impegni, rischiano ogni giorno la vita?

RENZI DIMETTITI!

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