lunedì 6 gennaio 2014

MATTEO RENZI, CHEF RUBIO E LA CODA DEL LAMPREDOTTO


Confesso che l'essermi trovato anche solo per qualche secondo tra la folla di giornalisti, cameraman e curiosi appostati sotto la sede del PD di Firenze ed in attesa di Matteo Renzi, mi ha molto disturbato.
Non ero (chiaramente) al corrente dell'imminente prima riunione di direzione del "nuovo" PD di Renzi e, ad averlo saputo, avrei girato alla larga per evitare di vedere quella scena pietosa.

Decine e decine di giornalisti a bivaccare sotto la sede PD, in compagnia di tantissimi semplici curiosi, tutti in attesa del "nuovo" astro nascente (?) della "Sinistra" (ma de che!). 
Purtroppo, come detto, questa scena credo che mi resterà in mente per molto, molto tempo.
Ho anche fatto qualche foto del codazzo, perché sono evidentemente un masochista.
No, il signor "miglior talento" della "Sinistra", al secolo Renzi Matteo, fortunatamente non l'ho visto passare. Ho scoperto solo dopo che l'ho mancato per poco (era arrivato in bici da mezzora).
Ora, considerando che la riunione è durata 5 ore, che dopo c'è stata una conferenza stampa (che mister luogo comune poteva per caso risparmiarci? Certo che no!) e che i giornalisti erano lì appostati almeno dalle 10 di mattina (e io penso molto prima), uno si aspetta che il Renzi già citato abbia regalato al mondo chissà quali importantissime idee, preziosi mattoncini dorati per lastricare l'accidentata strada del "bene comune".
Seh, come no.
Il solito minestrone di frasi fatte, luoghi comuni, battutine ad effetto,marketing da venditore di pentole porta a porta e bassa psicologia a tanto al kilo.
Il niente mescolato col nulla o, se volete,  il nulla mescolato col niente.
Il solito Renzi insomma.
E qual è allora l'alchimia che ha permesso a questo ormai ex giovane fiorentino con la spocchia mal supportata da un'espressione non proprio sveglia, di rapire l'attenzione degli italiani in questo povero Paese schiacciato da problemi così seri?
Basta come risposta il desolante panorama politico attuale?
Certo che no!
Tanto più che, a mio modestissimo parere, per quanto si sforzi di dire il contrario, Renzi è da molto tempo attore tra i principali di questo orrendo teatrino politico e, quindi, essendo parte importante del problema, non può esserne anche la soluzione.
Mentre riflettevo su queste discutibili osservazioni, offuscando così alla mia vista i ben più importanti spunti artistici che i profili dei palazzi di Firenze offrono (l'unica cosa gratis a Firenze!), ho guadagnato rapidamente il primo angolo di muro, lasciandomi i fan di Renzi alle spalle.
....poco tempo dopo....e molte opere d'arte dopo....
All'ora di pranzo, sollecitato da Saso e ancor di più da Zupacchiotta, ho ricercato il chiosco di Orazio, al Mercato Nuovo, per assaggiare per la prima volta il lampredotto.
Ignorando il rantolo d'aiuto che il porcellino della famosa fontana mi ha rivolto (povero...schiacciato da decine e decine di turisti pronti per la foto di rito), ho scorto una fila impressionante che, stranamente, finiva proprio al chiosco del Lampredotto. Decine e decine di persone in fila.Centinaia di persone (come da foto che vi riporto sotto e ho scattato incredulo). Una fila insostenibile, tanto più che era almeno paragonabile a quelle che ingolfavano la salita alla Cupola del Brunelleschi ed al Campanile di Giotto. 
Rassegnati, avendo già rifiutato le due file per cupola e campanile, abbiamo naturalmente abbandonato anche quella del lampredotto. Perché sarà pure il "Michelangelo del lampredotto", ma per le nostre umili menti resta solo un pezzo di carne cotto e schiacciato in un panino e, per questo, non merita una fila paragonabile a quella che permette di godere delle meraviglie di Firenze.
----poco tempo dopo ...molte opere d'arte dopo....e tanta fame dopo....
Nei pressi della "Chiesa di Dante" (mmm....il turismo di massa è un dramma per l'arte!) un altro trippaio, immagino altrettanto buono (non ho pero' la prova), ha soddisfatto la nostra voglia di lampredotto e senza doversi fare una coda di ore.
All'ultimo boccone del panino (ah, il lampredotto mi è piaciuto tantissimo) ho scoperto l'acqua calda (come sempre), trovando un parallelo tra la folla di Renzi e quella di Orazio.
Cos'è che univa i due fenomeni?
C'era un punto in comune?
Naturalmente. 
La TV!
Se il lampredotto di Orazio non fosse stato la guest star di una puntata di "Unti e bisunti" di Chef Rubio, dubito che la fila sarebbe stata la stessa.
Così, se Mediaset non avesse pompato di proposito il fenomeno Renzi (per diretto interesse di Berlusconi),  e di conseguenza la Rai, dubito che il fiorentino sarebbe diventato il "miglior talento del PD".
Ma scoprire l'immenso potere di persuasione che la TV ha sugli esseri umani  è o non è scoprire l'acqua calda? Per me si ma, purtroppo, per la maggioranza degli italiani no.
Nei momenti di sconforto come questo, quello che faccio è andare a beccarmi quel famoso (ed ormai mitico) video in bianco e nero nel quale Pasolini parla del potere della TV (che tra l'altro all'epoca era agli albori)
Quanto ci manca Pasolini oggi!
Quanto servirebbe oggi il genio di Pasolini!

Vi lascio le foto della "folla di Renzi" e di quella del lampredotto.

(La folla di Renzi)

(ancora la folla di Renzi: se vi sembra poca, considerate che, al momento dello scatto, il "miglior talento della Sinistra" era già entrato nel palazzo da almeno mezzora.)

(ed ecco la coda al lampredotto:  peccato che nella foto non si veda tutta la coda (ne manca almeno metà!)


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