mercoledì 1 gennaio 2014

I DISCORSI DI FINE ANNO DI NAPOLITANO E BEPPE GRILLO

Ieri sera, come molti di voi, ho atteso l'ultimo istante per decidere quale dei due discorsi ascoltare, ma alla fine credo di aver fatto la scelta giusta.
Per inerzia, rassicurante e docile inerzia, sarebbe stato facile cedere al senso del dovere che alberga in ogni cittadino modello (inculcato o cosa?), rassegnandomi alle parole speranzose della più alta carica dello Stato.
Ma come resistere agli attacchi di ribellione anti-sistema che spuntano in ogni cuore coraggioso, vittima di un "sistema" ingiusto e scadente come quello che ci propina ogni giorno questa triste realtà?
Come resistere al fascino del discorso di mister spaccatutto, ex comico e neo arruffapopoli, moderna incarnazione in salsa genovese del Masaniello napoletano?
Frasi fatte e speranza a tutta forza o battute da scaricatore di porto e istinti reazio-rivoluzionari?
Mazzarino o Pasquino?
Arrivate le 20.30 senza aver trovato una soluzione al mio quesito, ho scelto di non decidere ed ho acceso contemporaneamente la TV e il pc. Purtroppo per Grillo, il suo sito deve essere andato giù (immagino crashato da milioni di contatti contemporanei) e, quando Napolitano aveva già salutato il popolo addentrandosi nella selva intricata dei "momenti difficili", del comico genovese neanche l'ombra.
Preso dal rimorso, ho spento anche la TV. Il mio "istinto dietrologico" stava già fomentando teorie della cospirazione, con hacker pagati dai servizi segreti per oscurare il sito di Grillo, quando la prima forchettata di calamaretti fritti ha asfaltato ogni altra pretesa civica del sottoscritto.
L'istinto primordiale del nutrirsi, sorretto dalla decisiva spinta del gusto insuperabile del mio piatto e, perché no, oliato da un bicchiere di vino buono, ha trasformato l'apparente cittadino informato/interessato in un supino e genuflesso adepto di Bacco.
L'ardua scelta dei "discorsi" si è riproposta verso le 23, infilatasi nello spazio cosmico che ha diviso il pesce spada al forno e l'altro dilemma esistenziale: prima la frutta o prima il dolce?
Alla seconda fetta di torta, contando su un margine di tempo rassicurante prima dell'ora zero (quella del "tanti auguri"), ho chiuso finalmente la partita.
Ho trovato i due discorsi su youtube e li ho ascoltati contemporaneamente.
Quello che ne è uscito, è stato un unico discorso nel quale mi sono riconosciuto completamente.
Un discorso nel quale si buttava l'occhio alla speranza, ma si chiedevano le dimissioni di tutti i politici (Napolitano compreso). Un discorso nel quale si chiedeva agli italiani di resistere, restando nel solco della Costituzione, ma anche di scendere in piazza per difendere a tutti i costi quella stessa Costituzione più volte violata dai politici.
Due discorsi diversi in tutto che, se ascoltati contemporaneamente, si fondevano magicamente.
Potevo ascoltare solo Napolitano, solo Grillo o nessuno dei due.
Li ho ascoltati insieme, trovando il modo finalmente di essere d'accordo con entrambi.


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