sabato 21 dicembre 2013

PINO APRILE: IL SUD PUZZA

Ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Pino Aprile, "Il Sud puzza", e volevo esprimere le mie impressioni.

Pino Aprile già con i suoi libri precedenti, uno su tutti "Terroni", aveva dimostrato il suo talento sconfinato. 
Il suo nuovo libro non fa eccezione.

La scrittura di Aprile è di rara bellezza, non solo per lo stile non banale, ma anche soprattutto per quel misto di cuore e cervello che trasuda in ogni frase. 
Il "Sud puzza" racconta tante cose del mio Sud, avvelenato dai rifiuti, dalla criminalità e dalla coscienza sporca di tanti uomini e di tantissimi politici; ma racconta anche di tante, tantissime associazioni di "ribelli positivi", gente comune che è stanca dei soprusi e "combatte" per lasciare un futuro migliore ai propri figli.
La rinascita di Ercolano, la resistenza civile di Taranto, i comitati della "terra dei fuochi" di Napoli, la Pedagogia della Resistenza in Calabria, i ribelli della Lucania, Addiopizzo in Sicilia, e tanto, tanto, tanto altro.

Aprile fonde in modo mirabile teoria delle reti, psicologia sociale, antimafia, sociologia, storia, antropologia culturale, resistenza e rivoluzione, restituendoci un capolavoro che andrebbe letto nelle scuole di tutta Italia (non solo al Sud).
Accettate un consiglio: correte in libreria e compratene una copia, non ve ne pentirete.


Sarebbero tante le frasi del libro da riportare, ma mi accontento solo di queste due:

"Chi si vergogna, o si nasconde o si riscatta. A capolinea della strada che comincia con la vergogna c'è il suo contrario, l'orgoglio. E posso dirvi che c'è tanta gente in marcia su quella via a Sud".

"Taranto, il primo maggio 2013, dibattito fra le associazioni per la rinascita della città: 
  relatore: << abbiamo fatto troppi sogni!>>
  dalla platea: << Aspetta a chiudere, manca il mio...>>"




Nessun commento:

Posta un commento