sabato 23 novembre 2013

MOTIVAZIONI SENTENZA "RUBY": 326 PAGINE DA LEGGERE


Lo so, sono strano.
Ma non sopporto l'idea di parlare per sentito dire o tramite filtro giornalistico.
Non accontentandomi quindi dei resoconti dei giornali (quelli che ne hanno parlato almeno), mi sono sciroppato le 326 pagine con le quali il Tribunale di Milano ha motivato la condanna di Berlusconi Silvio per quello che è passato alla storia come il "processo Ruby".

Tra i miei tanti difetti immagino di avere anche qualche riflesso sopito di masochismo mal celato, altrimenti non sarei di Sinistra e, altra cosa ancora più evidente, non mi inerpicherei in bici fino a morire su salite che non sono alla mia portata.
Il sottile piacere provato nella lettura delle motivazioni può essere spiegato solo col masochismo.
Si, perché vi assicuro che lo scenario descritto è moooolto peggio di quello che mi ero immaginato (ed avevo esagerato già di mio).
Ai tanti che ancora difendono il soggetto in questione, conservando una sincera e spropositata buona fede, consiglio di astenersi dalla lettura di quelle pagine.
Che continuino a vivere nel loro mondo popolato dalla Befana, da Babbo Natale, dalle cene "eleganti" di Arcore e dal magnanimo benefattore che voleva salvare la sbandata dalla strada, pur pensando che fosse la nipote di Mubarak, ma anche una maggiorenne da aiutare ad aprire un centro estetico in via della Spiga a  Milano. Che continuino a sostenere la Statista condannato in via definitiva per frode fiscale, prima ancora che per i reati di questo processo fermo solo al primo grado.
Ognuno ha il diritto di pensare a ciò che vuole, o a credere alle versioni alternative imbastite dal condannato, dalle sue TV e dai suoi giornalisti.
Quelli come me che invece si sono vaccinati sin dalla prima apparizione del Berlusconi Silvio nell'ormai lontanissima "discesa in campo", fiutando il soggetto a pelle, e che hanno oggi ancora più consapevolezza della caratura etico-morale-politica dello stesso, troveranno in quelle pagine l'atroce certezza di quanto sia oscura e profonda la tana del bianconiglio.
Ma da questa istruttiva lettura non ho solo tratto l'ennesima soverchiante ed inutile iniezione di anticorpi al "berlusconismo", ma ho anche sviluppato un moto sincero di ammirazione per le pochissime testimoni che non si sono piegate ed hanno detto la verità.
Ragazze appena maggiorenni che hanno difeso la loro dignità, pur sapendo chi avevano di fronte, mostrando un senso etico esemplare e dimostrando per differenza la pochezza umana di tanti altri soggetti coinvolti in questa storia che, invece, hanno piegato il capo per bieco interesse o per paura.
E non stiamo parlando solo di qualche aspirante meteorina che ha dichiarato il falso solo per la promessa di una apparizione TV. Stiamo parlando di "personalità" che rivestono altissimi ruoli (tipo onorevoli,  sottosegretari, europarlamentari, dirigenti PS, ...).
Ma di questa gente si occuperanno i Giudici in quello che è già stato battezzato come "Ruby Ter".
Per il momento, il fatto che questa gente abbia dichiarato il falso, è ancora di dimostrare (aspettiamo il "Ruby Ter" prima di accusare questo o quello di falsa testimonianza).
Ma nell'attesa un'idea ce la possiamo fare.Tanto più che nelle motivazioni si dice chiaramente chi di loro ha detto il falso, dimostrando la cosa con i fatti.

Per questo, vorrei chiudere questo post ricordando le UNICHE testimoni che, a mio modestissimo parere, meritano di essere ricordate, ed alle quali vorrei sinceramente porgere tutta la mia AMMIRAZIONE per l'alto valore etico e morale mostrato, per la dignità e, soprattutto, per aver dimostrato che la verità è più forte del denaro e non ha prezzo. Nell'Italia di oggi queste giovani donne meriterebbero una medaglia d'oro al valor civile.

Un grazie quindi ad Ambra Battilana, Melania Tumini e Chiara Danese, per aver dimostrato ai tanti milioni di italiani indifferenti (per non dire complici) che c'è un'ITALIA MIGLIORE.
E vista la loro giovane età, la speranza è che nel futuro siano donne come loro a tirare su l'Italia dal fango nel quale l'abbiamo precipitata con la nostra scandalosa ignavia!

NB: se proprio vi spaventano le 300pagine, potete anche solo leggere le ultime 2 o 3, nelle quali i giudici spiegano bene il perché l'hanno condannato!



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