giovedì 10 ottobre 2013

RESTIAMO UMANI: CANCELLIAMO LA BOSSI-FINI

Una delle peggiori leggi italiane di sempre, non a caso a trazione leghista: la Bossi-Fini;  torna a palesarsi nei media italioti, accompagnata dalla meschina finta sorpresa delle anime belle che popolano la nostra classe politica.
Dopo l'ultima tragedia del mare, ecco che i nostri onorevoli si pongono il problema di metter mano a quella disposizione normativa che, inutile nascondersi dietro un dito, non solo non ha risolto il problema degli sbarchi ma l'ha reso anche più drammatico.
Il solo concetto di immigrazione clandestina, ideato dai soliti leghisti, è un'offesa per la civiltà degli uomini; non è da meno lo schifoso favoreggiamento contestato ai marinai che salvano questi disperati da morte certa.
Questa legge indegna non deve essere modificata ma cancellata del tutto.
Si può ragionare su tutto, ma non sul prestare soccorso a chi rischia la morte.
Si può ragionare su tutto, ma non sul dovere civile e morale di accogliere chi scappa da guerre, fame e disperazione.
Si può ragionare su tutto, ma non su concetti che stanno alla base della civiltà degli esseri umani.

Per capire quanto sia indegna questa legge, faccio solo una considerazione:
immaginiamo di percorrere una strada qualsiasi in auto e di scorgere un'altra auto incidentata, con il guidatore riverso sulla strada e privo di sensi.
Per la legge italiana, ma prima ancora per la nostra stessa civiltà, se tiriamo dritto facendo finta di non vedere il ferito, possiamo essere giustamente condannati per omissione di soccorso.
Immaginiamo però di fermarci a soccorrerlo, prestando i primi aiuti ed allertando il 118.
Dopo le cure in ospedale, una volta salvo, si scopre che il ferito è un extracomunitario privo di permesso di soggiorno.
A quel punto, pur essendo dei cittadini giusti, possiamo immaginare che aver soccorso un immigrato clandestino determini la nostra condanna per favoreggiamento?
Questo determina di fatto la qualificazione del reato non in funzione dell'atto compiuto ma della "posizione giuridica" della persona bisognosa di soccorso. Se non presto soccorso commetto un reato, questo sì legato ad un atto ignobile come l'omissione di soccorso. Se soccorro commetto un reato, per il solo fatto di trovarmi di fronte ad un clandestino, pur ignorando tale "irregolarità".
Questa esempio assurdo, per quanto non relativo a barconi o viaggi della speranza, può essere traslato sulla Bossi-Fini.
Come si può immaginare che i marinai siciliani possano commettere un reato strappando questi disperati dalle onde?
Come si può immaginare che un essere umano commetta un reato per il solo fatto di essere scappato dalla fame e dalla disperazione?
Come si può tollerare l'esistenza di un reato come quello di immigrazione clandestina?

Ma i leghisti, quelli che continuano a sparare a zero sui presunti buonisti che favorirebbero l'immigrazione clandestina, l'hanno vista l'immagine delle centinaia di bare allineate a Lampedusa?
Sono uomini, donne, bambini.
Sono esseri umani, come noi.
Come i leghisti.
RESTIAMO UMANI!
Basta speculare sulle vite umane per cercare consensi elettorali con squallida propaganda razzista!
Basta!

Quanti morti innocenti dovremo vedere  prima di aprire gli occhi sulle nostre responsabilità?
Aiutare chi è più debole è un dovere morale e civile.
Accogliere i migranti (basta chiamarli immigrati o extracomunitari) è un dovere.

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