domenica 13 ottobre 2013

LA FUGA DI MISTER B


Sono mesi (anni?) che penso a questo epilogo, e chissà quante volte l'ho scritto già su questo blog.
Ma se prima a parlare di fuga eravamo in pochi, ora sembra che questa ipotesi non sia poi così remota.
Mentre scrivo, la prima notizia del Fatto Quotidiano riporta alcune indiscrezioni riguardanti proprio la possibile fuga di Mister B.


E' senza passaporto, ma  in quanti jet privati può accomodarsi senza che nessuno controlli?
Del resto c'è chi dice che abbia comprato la villa ad Antigua proprio perché non c'è l'estradizione con l'Italia.

Potrebbe essere la fuga più telefonata della storia del crimine, ma quello che è certo è che, se davvero il Caimano si darà alla macchia, le forze dell'ordine resteranno imbambolate e sorprese almeno quanto noi.
Aspetto da mesi (anni?) che la parabola del Caimano, ormai in fase decadente,  intercetti l'asse delle ascisse, ma quest'attesa mi logora.
La fuga potrebbe essere la fine di questa triste storia e, cosa più importante, la liberazione dell'Italia.
Si, la liberazione!

Perché l'abbraccio mortale di questo unto pregiudicato strangola il nostro Paese da quasi un ventennio.
Che poi sia colpa degli italiani, questa è cosa nota.
Infatti, contro ogni logica, c'è ancora gente che lo difende (e non parlo di quelli che col servilismo ci campano!).
Incredibilmente, stupidamente lo difende!

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