domenica 18 agosto 2013

INAFFONDA_BILE

A guardare oggi i colonnelli del PDL vengono in mente gli ufficiali del Titanic in quella tragica notte nell'oceano. Messi di fronte all'irreparabile, si sono abbandonati ad uno stato catatonico in contemplazione nel nulla assoluto.
Unica reazione? Il ripetere ossessivamente quello che avevano somatizzato interiormente: il Titanic è inaffondabile.
Lontani mille miglia dall'elaborazione del lutto, i nostri eroi consegnano le armi della rabbia e mostrano i polsi ad un futuro buio e freddo, nella speranza di recuperare almeno un angolo di quella zattera che possa salvargli, se non la faccia, almeno il culo.
Berlusconi non può essere condannato, il Titanic non può affondare.
Poveracci.
Gente che ha piegato la propria esistenza al servizio del padrone, non sa fare altro che cercarne un altro. E visto che il nuovo padrone non si è ancora manifestato, restano come formiche invischiate nel barattolo di quella marmellata scaduta che le ha prima ingrassate a dismisura ed ora, meschine, le sta trascinando a fondo nel buio verde e melmoso della disfatta.
Berlusconi è già stato condannato in via definitiva, così come è affondato il Titanic signori colonnelli.
Elaborate il lutto che è meglio.
Purtroppo nel paragone ci sono molte differenze e questo mi induce a ritirarlo.
Il Titanic è affondato al suo viaggio inaugurale, mentre noi ci siamo beccati venti lunghissimi anni di questo strazio.
Nel Titanic c'era tanta gente innocente (praticamente tutta, eccetto il comandante) mentre lor signori sono tutti colpevoli.
Colpevoli di aver piegato l'Italia al peggio mai visto dal Dopoguerra in poi.
Colpevoli di aver creduto alle bugie di un Lucignolo che ha fatto dell'Italia il suo personale Paese dei Balocchi, lasciando ai sudditi (perché questo siamo) l'orrore di risvegliarsi con le orecchie da ciuchini, ma senza aver fatto neanche un giro di giostre..
L'iceberg è lì che se la ride e per noi è buio pesto.

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