giovedì 1 agosto 2013

IL DOGMA DEL NON FISSARE

Non so dire esattamente quando, ma ci deve essere stato un giorno nella mia infanzia nella quale qualche adulto deve avermi detto: le persone non si fissano!
"Le persone non si fissano?"
"No, solo gli scemi fissano la gente".
Ed infatti, insieme al riflesso condizionato del peccato, tipico delle nostre latitudini etico-religiose (l'ho presa larga ma volevo dire il condizionamento della Chiesa sui pargoli!), ad un certo punto ho somatizzato anche questa verità non scritta che, come detto, vieta a chi abbia superato l'età dell'infanzia di guardare con attenzione gli altri.
Eppure gli occhi attenti raramente sbagliano.
A distanza di tanto tempo ho cercato di dare una spiegazione a questo divieto, faticando a trovarla.
Perché fissare una persona dovrebbe metterla in difficoltà?
E' qui che casca l'asino (aia!).
Si lo so, anche voi pensate sia una domanda stupida e con  risposta scontata.
Ma siete sicuri di avere in mente la risposta e non il dogma?
Non si deve fissare.
Si ma perché?
La prima risposta, quella di getto, può essere del tipo "perché si è invadenti".
Invadenti?
Io non sto parlando di spiare qualcuno, magari mentre è in intimità, sto dicendo per strada, su un treno, in macchina, all'aperto ed in pubblico. Perché uno dovrebbe essere invadente se fissa una persona in luogo pubblico?
Complicato rispondere vero?
In uno dei tanti libri "strani" che ho letto ho trovato una giustificazione che mi pare sensata e, che vi siate posti o meno questo "dilemma", nel dubbio ve la regalo.
Il motivo potrebbe essere legato all'oramai famoso "linguaggio del corpo" e a quel meccanismo di difesa che fa sì che si colga la discrepanza tra quello che si dice e quello che si pensa. Le famose dissonanze cognitive. Insomma, quando una persona vi parla, il suo "filtro razionale" può decidere di non dirvi tutto quello che pensa e, anzi, di dire l'esatto opposto. In quest'ultimo caso, il suo emisfero destro, in azione involontaria ed automatica, mette in atto dei movimenti e delle modificazioni fisiologiche che contrastano con l'apparente stato d'animo. Per capirci: avrete sicuramente notato quelli che vi stanno dicendo una cosa terribile mentre ridono o quelli che vi parlano senza guardarvi negli occhi. O quelli che sudano, si grattano, gesticolano ossessivamente. Ma gli esempi sono infiniti.
Arriviamo al sesto senso e alla famosa "prima impressione".
I vostri occhi nella più tenera età sono usati dal cervello per cogliere ogni perturbazione nell'espressione dei vostri cari (soprattutto verso vostra madre) e per dare un senso a quello che queste rappresentano. Nei primissimi anni di vita, privi di ogni altra forma di comunicazione (se escludiamo il pianto), diveniamo degli osservatori fantastici. Sviluppiamo quello che appunto chiamiamo "sesto senso". Col passare degli anni, sostenuti dal linguaggio e dalle regole dettate dall'educazione familiare (e della società), perdiamo quasi completamente questa facoltà. Smettiamo di osservare chi ci sta intorno, relazionandoci solo con il linguaggio e, al massimo, con le espressioni plateali (è chiaro che l'aggressività si coglie facilmente a qualunque età).
L'ho fatta lunga.
Per chiudere, la riposta è che, fissando una persona con insistenza, la si vede com'è davvero.
E' per questo che chi si sente fissato è in difficoltà.
Perché il suo filtro dell'emisfero sinistro accende la spia dell'allarme.
Ci si sente nudi perché si è nudi.
Qualcuno potrebbe dire: questa teoria non spiega il fastidio che nasce per esempio quando una persona è in treno e viene fissata con insistenza da uno sconosciuto, senza che ci sia un contatto verbale.
Invece spiega bene anche questo.
La spia si accende lo stesso perché il cervello anticipa il rischio di non poter usare il filtro razionale in caso di contatto verbale.
Insomma, è un po' come quando siete seduti sul lato passeggero di un auto ferma e siete lì lì per addormentarvi e privi della cintura di sicurezza. Non avere la cintura allacciata vi crea un senso di disagio anche se siete fermi.
Perché se vi addormentate e il vostro guidatore decide di mettersi in moto, siete senza cinture!!!!

Pur potendolo fare, non fissate una persona perché volete fidarvi di ciò che vi dice.
Fare il contrario è visto come un gesto scortese.
Il tutto a livello subliminale naturalmente.

Basta mangiare pesante la sera!

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