venerdì 7 giugno 2013

LA TEORIA DELLO STATO NELLO STATO

Più cerco di allontanarmi dalla teoria complottista dello "Stato nello Stato", più mi avvolgo nelle possenti spire della serpe del sospetto.
Strategia della tensione, stragi, bombe, rapimenti, collusioni mafiose, massoneria, trattative Stato-mafia, Gladio, P2, manganellate e infiltrati nei cortei, criminali al soldo dei Servizi, controllo mediatico delle masse.
Tutto sembra collegato. La strage di Ustica, Piazza della Loggia, Piazza Fontana, Capaci e via D'Amelio, il rapimento Moro,  l'Italicus, via dei Georgofili, via Palestro, la Stazione di Bologna, l'omicidio di Pasolini, la scomparsa di Emanuela Orlandi, Portella della Ginestra, il piano Marshall, e tanto, tanto altro.
Un gruppetto di potenti determina e condiziona la nostra vita, seguendo logiche indegne e con l'aggravante di vestire i panni dei "servitori dello Stato".
Servitori infedeli e schifosi.
Forse un giorno sapremo la verità, ma già ora basta documentarsi un pochino per capire che le "verità" che ci hanno dato in pasto finora sono false come le loro coscienze.
Quanti innocenti aspettano che sia fatta giustizia?



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