domenica 23 giugno 2013

CAFFE' D'ISTINTO O DI LIBERO ARBITRIO

Istinti e libero arbitrio si danno battaglia da sempre.
I primi possono disporre dell'armamento genetico scolpito in ogni cellula da millenni di adattamento biologico, passato come un testimone in questa staffetta che dalle grotte ci ha portato nello spazio.
Il secondo, apparentemente meno strutturato, può contare su un gruppo sterminato di battitori liberi che, in completa anarchia, sguazzano nei miliardi di rivoli della nostra materia grigia.
Gli istinti conservano, il libero arbitrio rischia e sperimenta.
Difficile giudicare se per l'Homo Sapiens siano più utili i primi o il secondo, ma credo sia certo che di soli istinti saremmo ancora con la clava in mano e la pelliccia d'orso per riscaldarci, mentre di solo libero arbitrio semplicemente non saremmo più.
L'istinto di sopravvivenza ci ha salvato dall'estinzione (almeno per il momento), permettendoci inoltre di sviluppare meccanismi di difesa esemplari come la paura, il "fuggi o combatti" e tutta la fanteria dell'armata della salvezza.
Il libero arbitrio però ha il miglior genio guastatori in circolazione sul pianeta.
Boh, mi scoppia la testa.
Credo che queste riflessioni insulse denuncino un accordo sottobanco, ordito alle mie spalle, tra i due eserciti in questione. Una pace armata è possibile?
Escluso che uno dei due si arrenda, come tutti voi posso solo sperare che lo scontro finale avvenga tra parecchi anni.
Tutto questo per dire cosa?
Per dire che stamane, senza pensare, nel mio caffè bollente della colazione  ho messo qualche fiore di lavanda del giardino.
Amaro, come sempre, ma con dentro tutta la forza della primavera.
Il sapore?
Beh, non credo che il mercato si riempirà con miscele di caffè e lavanda ma, alla fine, l'unione armoniosa tra il duro e il velluto ha prodotto in me un'irrefrenabile voglia di scrivere un post su istinti vari, guerre, neuroni, fanterie e guastatori.
Insomma, astenetevi dalle mie sperimentazioni, a meno che non vi dica "ok, roger".
Ah che darei per essere ora nell'isola dei mangiatori di fiori loto...altro che lavanda!

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