sabato 11 maggio 2013

HORROR VACUI


Fatico a trovare parole per descrivere il decadimento etico, morale, civile e sociale del nostro paese, ed ammetto la mia totale inadeguatezza in questo mondo fuori dal mondo.
Il modello di sviluppo orripilante pensato dai capitalisti e veicolato dal potere persuasivo dei media, alla fine ha imbruttito il popolo in modo inesorabile. Concetti chiave del progresso democratico quali la collettività e il benessere diffuso sono stati relegati ad utopie inarrivabili, grazie alle spinte individualiste derivanti dal riflesso condizionato indotto dalla persuasione televisiva del padrone. L'egoismo è innalzato a simbolo di successo, sorretto da pilastri marci quali la sopraffazione, il razzismo, la furbizia, l'indifferenza e l'arroganza.
Schiavi di bisogni superflui, viviamo vite affannate e stressate, sempre attanagliati da quel senso di insoddisfazione misto a tristezza che sfocia spesso in depressione o isterismo.
Siamo ciò che meritiamo d'essere.
Per questo non ci si deve meravigliare del livello della nostra classe politica.
Da accanito osservatore del sentire comune, da avido ascoltatore dell'uomo della strada,  confesso di aver perso le speranze.
Il nostro paese non uscirà da questo medioevo sociale.
I muri portanti della società, la famiglia e la scuola, sono crollati sotto il peso della frana  etica e morale provocata con scientifica ed ignobile genialità dal potere dei pochissimi "speculatori sociali": i padroni!
Generazioni di giovani, figli di famiglie sfasciate dall'insoddisfazione del vivere, crescono rincoglionite davanti alla TV, ignorando la scuola, perché alla fine il concetto de "il pezzo di carta nella vita non serve" è passato.
Il gioco è fatto.
I padroni sguazzano nell'oro, affamando il popolo ignorante. I padroni comprano per quattro spiccioli il patrimonio dello Stato, pagato col sacrificio dei nostri padri. I padroni precarizzano, schiavizzano, evadono, lucrano, speculano, soddisfano i loro più bassi istinti, mentre il popolo dorme il sonno dei vinti.
I padroni puntano all'ignoranza del popolo e per questo hanno determinato una perdita di valore assoluto dei titoli di studio, l'impoverimento della scuola pubblica e l'aumento del costo di vita e d'istruzione. Questo per tenere i giovani quanto più lontani dai libri. Del resto si sa che un popolo ignorante è più facile da governare.
All'orizzonte nubi cariche di tempesta.
Ma le lacrime del popolo non saranno nascoste nella pioggia: sono lacrime rosse, di sangue.
Il sangue di un popolo vinto dal male.
Povera Italia!
 

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