lunedì 22 aprile 2013

QUALCUNO ERA INNOCENTE

Fino ad oggi pomeriggio almeno qualche italiano poteva dirsi innocente.
Dopo lo scempio dell'inciucio consumato in pubblica piazza, oramai la definizione di innocente è un lusso inarrivabile per le povere genti italiche.
Indifferenza, complicità, inerzia, bieco interesse,  tutto concorre al degrado assoluto nel quale è sprofondato il nostro popolo.
Come può tollerarsi tutto questo?
Come si fa a restare inermi dinanzi ai ribaltamenti politici di chi fino a qualche giorno fa definiva l'avversario politico come il male assoluto e oggi brinda insieme al suo amichetto?
Monti, Bersani,Berlusconi, Napolitano, oggi sono tutti amici.
Ma ieri?
Parlano di responsabilità, ma hanno trasformato questo momento politico in un incredibile gioco dei ricatti, puntellato da accordi al ribasso e promesse di impunità.
Berlusconi fino a qualche settimana fa cosa diceva di Monti? E di Bersani? E della Sinistra? E di Napolitano?
L'avete sentito oggi?
E gli altri?
Non si sono scannati fino a ieri?
L'impressione è che ormai gli italiani siano assopiti in una notte che non vuole finire.
Di certo questo è uno dei momenti più bassi del nostro Paese.
SIAMO TUTTI COLPEVOLI.
Povera Italia!


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