venerdì 1 marzo 2013

PINOCCHIO D'ITALIA


Riflettendo sulla favola più famosa di tutti i tempi (o quasi), ho faticato a non cogliere il parallelo con l'attuale situazione socio-politica italiana.
Quanti burattini di legno vedo in giro. Tanti.
Difficile non pensare al gatto ed alla volpe, alle loro promesse farlocche, a zecchini d'oro sotterrati e rubati, all'indifferenza mostrata verso le raccomandazioni del Grillo Parlante e della Fata Turchina.
Difficile non riflettere ai milioni di italiani convinti da Lucignolo a sollazzarsi nel Paese dei Balocchi, per poi scoprirsi con le orecchi d'asino. E poi Mangiafuoco, la Balena, le lacrime della Fata e di Geppetto.


Ma se l'epilogo della favola è bellissimo, dubito che analoga considerazione possa farsi per il nostro Paese.
I nostri burattini non diverranno bambini (e poi uomini) semplicemente perché non hanno né riflettuto sui propri errori, né tanto meno pagato. I nostri tanti "pinocchio d'Italia" sono già nel ventre della Balena, ma si credono ancora nel Paese dei Balocchi. Non vedono neanche le orecchie d'asino che gli spuntano da sotto il berretto. Non hanno capito dove sta il bene e dove il male. Credono ancora alle promesse del Gatto e della Volpe, ignorano ancora le raccomandazioni del Grillo Parlante, fanno disperare Geppetto e la Fata Turchina.
E, purtroppo per loro, ignorano anche la frusta di Mangiafuoco.....


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