lunedì 22 ottobre 2012

TERREMOTO DELL'AQUILA: CONDANNA PER LA COMMISSIONE GRANDI RISCHI

Una condanna davvero inaspettata.
Non perché non ci fossero i presupposti per emetterla, ma per mancanza di fiducia nel "sistema Italia" e in quanto accaduto in tanti anni di ingiustizie di Stato.
Pur aspettando di leggere le motivazioni, penso che questa sentenza dica 3 cose precise:

1) se i terremoti non si possono prevedere, non si può neanche dire di star tranquilli per poi far gestire la crisi alla politica ed in termini esclusivamente mediatici.Se il politico di turno (in generale o nel corso di un'emergenza) fa pressioni per imbastire un'operazione mediatica, uno scienziato deve impuntarsi facendo valere esclusivamente i dati scientifici o deve sbattere la porta e rifiutare qualunque complicità. 

2) la sentenza ha risentito molto del contesto nel quale è stato redatto il famoso verbale della Commissione: l'intercettazione nella quale Bertolaso preannuncia l'esito della riunione (ancora da tenersi), e nella quale la definisce un'operazione mediatica non può non aver influito sul giudizio di merito della condanna.

3) chi è investito di ruoli tecnici così importanti non deve mai dimenticare le conseguenze delle proprie azioni. 

Ora aspetto con ansia l'esito del processo a Bertolaso,  ma non vi nascondo che mi auguro una pesante condanna.

Che sia tramontato finalmente il modello "one man show" e "ghe pensi mi"?

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