sabato 7 luglio 2012

PASSO SAN MARCO

Mai avrei creduto di poter raggiungere la cima del passo San Marco con la mia Legnano anni '80.
26,6Km e 1742 metri di dislivello da coprire col rapportone 42x22 erano al di là delle mie più rosee fantasie. 
Ma ho stretto i denti, ho resistito e ho avuto la meglio.
La conoscevo bene, ma solo motociclisticamente (raramente con la moto si percepisce la difficoltà di una salita).
Peccato il tempo non fosse propriamente estivo (in cima pioveva), ma i panorami erano mozzafiato. 
Partito da Morbegno, al cartello del km "0", ho seguito il procedere dei km in attesa dell'agognato 26mo e dei quasi 2000metri di quota (1992 per l'esattezza!). Ho perso il conto delle ore di pedalata, ma vi garantisco che l'orgasmo provato alla vista del cartello finale è stato incontenibile.
A 2000metri faceva freddo e, come detto, pioveva, quindi ho fatto la foto di rito e sono ritornato sui miei passi affrontando la discesa bagnata.
Il momento dell'anno però stava per arrivare e non era il richiamo di un non meglio identificato rapace che mi volava in cielo ma la vista di una splendida e curiosa marmotta.
All'uscita da una curva, l'ho vista sul muretto di un piccolo ponticello e ho tentato di inchiodare per fotografarla. Mi ha guardato curiosa ma si è subito infilata sotto il ponticello. Ho preso la macchina fotografica e ho rivisto la sua testolina che sbirciava da sotto (per capire che stessi facendo).
Poi è andata. Niente foto, mi spiace.
Fin qui tutto il bello.
Il brutto è stato che il mio corpo si sta ancora vendicando della "bravata", con dolori di ogni tipo e,, soprattutto, con una fame atavica e sconsiderata. Non quanto ci vorrà prima che i battiti cardiaci tornino umani e la temperatura corporea sotto i 40°C!!!!

NB: questa follia l'ho provata per capire quante possibilità ci sono che io possa salire sullo Stelvio. Ok, lo Stelvio è molto più complicato del passo San Marco, ma anche quest'ultimo sembrava impossibile.
Comunque ci sto lavorando. Con la testa sicuramente. Il corpo seguira!

Vi lascio qualche dettaglio della salita (tratta dal fantastico sito www.salite.ch) e qualche foto della spacconata.

(ok, nessuna rampa impossibile ma 26 interminabili km!!!)

sono solo all'undicesimo Km e ancora a 900mslm !!!!

incontro questa scritta su un muro. Tutto è politica signori!

nuvole nere ma paesaggio da sindrome di Stendhal! !!!

baite caratteristiche e roccia come piovesse

mm...le nuvole nere arrivano proprio dalla cima(mio obiettivo)

panorami da mozzare il fiato

dai che sono solo 26mila e 600 metri, niente più!

finalmente il cartello dell'ultimo Km. Non ho un muscolo che non mi faccia male!

il cartello che divide le province di Sondrio e Bergamo

la foto di rito, meglio nota come l'orgasmo!


Alla prossima signori.
Devo ancora decidere quale però.
Finora nella mia breve esperienza ciclistico-amatoriale ho "domato" (cito solo le salite significative):

- Valcava (il muro al 18% resta però complicato da fare con la bici "dritta"!!!)  ;
- Pian dei Resinelli
- Morterone
- la Colma di Sormano
- il muro di Sormano (con la MTB però!)
- il Ghisallo (il tempio dei ciclisti!)
- Consonno
- Culmine San Pietro;
- Passo San Marco;
- il valico della Crocetta (è in Calabria, e l'ho fatto con la MTB!)
- il Laghicello (è in Calabria, e l'ho fatto con la MTB!)
- la Valbrona (ma che è salita quella?)

Lo so, manca clamorosamente il Cornizzolo, ma l'ho messo in mira.
Così come ho messo in mira l'Aprica, il Gavia e, NATURALMENTE, lo Stelvio.
Per il Mortirolo mi devo rassegnare: serve un'altra bici (e un rapporto che somigli ad un 34 e non ad un 42!).
Ne mancano ancora tante, ma è la passione che conta.
E poi ho la testa dura come il marmo (e come tutti i calabresi come me!)

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