venerdì 4 maggio 2012

L'OMERTA' NON HA LATITUDINE


Purtroppo non serviva una caso come quello che coinvolge i testimoni del processo per l'omicidio di Luca Massari per dimostrare che l'omertà non ha latitudini, eppure c'è ancora tanta gente che, soprattutto al nord, ritiene che questo fenomeno sia legato solo al Sud Italia.
I fatti dimostrano altro.

Quanti leghisti o pseudo tali (quelli del famoso "non sono razzista ma...") hanno sprecato saliva per sputare la loro sentenza "etnico-genetica" e per relegare a piaga esclusivamente meridionale quella dell'omertà?
Quanti leghisti o pseudo tali (quelli del famoso "quando dico terrone non intendo per forza un meridionale...posso riferirmi anche ad un cafone del nord..." ma intanto lo stanno dicendo a te che sei meridionale!) accusano il popolo meridionale di essere vittima ma anche carnefice delle mafie, proprio perchè con l'omertà dimostra di non voler far arrestare i mafiosi?

La verità è che, Milano o Palermo, Torino o Catania, quando si sente lo Stato lontano (come accade per esempio nella periferia di Milano), si resta indifesi di fronte a criminali che hanno tempo e modi per minacciare e vendicarsi. La paura è una forma di difesa indipendente dal luogo di nascita, dal dialetto, dal colore della pelle e da qualunque convinzione religiosa, politica o etica.
Quanti "eroi" dai loro salotti sicuri in provincia di "padania" giudicano le piazze meridionali del "non ho visto niente", legando l'omertà alla genetica e manifestando tutta la loro ignoranza razzista?
Ecco, chissà che piano piano anche questi signori possano capire che tutte le volte che si legano "sangue e terra" si prende il tetano!
Gli uomini sono tutti uguali.
Il razzismo è invece una malattia che colpisce la mente degli ignoranti.

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