venerdì 11 maggio 2012

LA RIVENDICAZIONE DELL'ATTENTATO DI ADINOLFI


Premetto di non essere un esperto di anarchia, nè di avere nozioni sufficienti per poter esprimere un giudizio circa l'attendibilità del documento, ma l'ho letto attentamente e credo sia falso.
Perchè?
Mi sembra molto didattico. Troppo didattico.
Sembra scritto da qualcuno che, pur conoscendo bene il mondo che ruota intorno all'anarchia, ha tentato in tutti i modi di "tradurlo" per chi invece non mastica la "materia".
Il cappello iniziale sembra poi estratto dal curriculum vitae di Adinolfi.
Che senso ha rivendicare un attentato, dedicando una pagina intera all'illustrazione della struttura aziendale dell'Ansaldo?

E poi quanti termini "specifici" messi lì un pò a caso (cittadinismo, capitalismo diffuso, anarch-ismo ideologico, ecc ecc) , quanti nomi di cellule estere, di "fratelli e sorelle" (come li chiamano) e quante informazioni inutili di contorno.

E della scontatissima citazione iniziale di Bakunin ne vogliamo parlare? 
Un documento senza capo nè coda. 
Un miscuglio di "terrorismo ecosostenibile" a metà strada tra il brigatismo rosso e l'anarchia pura, il tutto infarcito di  visioni immaginifiche di un eden globale retto dal dio del "volemose bene".
Leggo dal sito del Corriere che gli investigatori ritengono il documento attendibile.


Immagino che ciò dimostri la mia incompetenza in merito. Ma io esprimo solo un giudizio, un'impressione.


Avendolo subito giudicato un falso, evito di perdere altro tempo nella ricerca di "errori evidenti"; ma immagino che, con un pò di tempo e di voglia, inserendo qualche "termine specifico" nel motore di ricerca di Google, si possa scoprire qualcosa di interessante.

Infine, ci tengo a sottolineare che, a prescindere dall'attendibilità o meno della rivendicazione, chi si è macchiato dell'attentato ad Adinolfi resta un fottuto criminale.
Non usi "scudi" ideologici e/o politici per nascondere ciò che è solo violenza.
L'uso della violenza non può essere mai giustificato.
In nessun caso.

Punto.

Contrastare il vorace capitalismo si può e si deve, ma con l'uso esclusivo della ragione e restando fedelmente nel recinto della Costituzione e delle leggi italiane.

NB: perchè ho l'impressione che si dia la colpa agli anarchici solo perchè in questo momento c'è un rischio di "anarchia" nei confronti del governo dei banchieri e delle cartelle di Equitalia? Fossimo stati in periodo di elezioni politiche, probabilmente il volantino sarebbe stato con una citazione di Che Guevara e a firma di qualche gruppo comunista combattente (solidale con la guerriglia del Chiapas e del subcomandante Marcos?)...Ok, solo ipotesi le mie. Naturalmente.

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