mercoledì 29 febbraio 2012

TRAVAGLIO E FACCI...VOLANO GLI STRACCI.

Che Travaglio e Facci non si amino è cosa nota da tempo.
Ultimamente però, mi sembra che volino proprio gli stracci.
Nell'editoriale di ieri, "scemi di guerra", Travaglio ha fatto la prima mossa:
(riporto testualmente)

"Su Libero, il poveretto méchato sostiene che il pm De Pasquale in vita sua avrebbe collezionato solo "fallimenti" (peccato che De Pasquale sia stato il primo a far condannare Craxi per le mazzette Eni-Sai: infatti il méchato, orfano inconsolabile di Bottino, ancora lacrima)"

Oggi Facci ha replicato, con l'articolo seguente

Premesso che, anche se ultimamente ritengo che Travaglio sia vittima del suo stesso personaggio (soprattutto perchè troppo spesso rincorre  chi osa criticarlo, in quanto colpevoli di lesa maestà), dallo scontro Filippo Facci ne esca comunque con le "ossa rotte".
E' la mia umile opinione naturalmente e, a differenza dei due "press star" in questione, non ritengo di avere la ragione in tasca.
A prescindere dalle singole capacità dei due "combattenti", Facci pagherà sempre e comunque il "peccato originale" insito nel difendere l'indifendibile. Imbastire tesi improbabili, arrampicandosi ogni giorno sui vetri (come fanno del resto i vari Sallusti, Belpietro, Porro, Bechis, ecc ecc ecc), per difendere chi è indagato per reati gravissimi e "sputtanato" da decine di intercettazioni, ammissioni, testimonianze e compagnia bella, e contemporaneamente ergersi a Torquemada della carta stampata, accusando gli altri per cose infinitamente meno gravi, è chiaramente insostenibile.
In tanti pensano che Facci sia "il Travaglio della destra".
Io non la penso così.
Può non essere simpatico a tutti, può sembrare troppo caustico ed ironico, può anche incorrere in qualche errore (solo l'Altissimo non sbaglia), ma Travaglio è un giornalista coerente. Ha fatto della legalità il suo vessillo e, a ragion del vero, non usa due pesi e due misure a seconda della parte politica coinvolta nei sempre troppi scandali di questa povera Italia.
Il giorno che Il Giornale o Libero faranno uno scoop dove sveleranno che Travaglio in realtà non è coerente perchè ecc ecc, allora cambierò idea.
Ma, fino a quel momento, Travaglio resta per me un giornalista coerente e, mi spiace per Facci, anche bravo, libero e professionale.
E Facci invece?
Filippo Facci, pur non dichiarandosi un militante, difende a spada tratta la parte politica nella quale si riconosce, mostrandosi tanto indulgente con i "suoi", tanto "spietato" con gli "avversari".
E, con queste premesse, non si vincono "battaglie" nelle quali dare lezioni di giornalismo agli altri.
Il giorno che Facci apparirà ai miei occhi davvero "libero", allora sarò pronto a cambiare idea.
Ma, fino a quel momento, Facci resta per me un giornalista militante di destra e, mi spiace per il suo ego, neanche così bravo come crede.

NB: messaggio per Travaglio
Potrebbe smettere di rispondere piccato ad ogni critica che le viene rivolta, scrivendo editoriali rancorosi verso giornalisti che osano muoverle anche solo un'osservazione?
Se Filippo Facci vuole farsi le meches, non saranno un pò fatti suoi? E soprattutto, a noi lettori che ce ne strafotte se si fa i colpi di sole o la permanente?
Perchè da lettore del Fatto preferirei che si occupasse di inchieste, politica e di tutto quanto ha saputo regalarci in questi anni.

NB: messaggio per Facci.
Può continuare a fare quello che fa. Non penso che potrà mai diventare "Travaglio". 
Invece di accusare genericamente Travaglio di "avere per amici i magistrati", qualora fosse a conoscenza di qualche fatto circostanziato che attesti un reato di Travaglio e di qualche togato, perchè non fa il bravo cittadino e va a sporgere regolare denuncia?
Ah, l'Altissimo infallibile cui faccio riferimento prima non è quello di Arcore.

NB: messaggio per Travaglio e Facci.
Ma non potete chiamarvi e mandarvi al diavolo, invece di far volare gli stracci in pubblico?
Fare il giornalista non vuol dire beccarsi come galli in un pollaio, per dimostrare ai tanti lettori polli chi merita di cantare per primo quando spunta il sole.


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