sabato 21 gennaio 2012

PAPI MINACCIA CRISI DI GOVERNO

Intendiamoci. Se avesse qualcosa in mano, Papi farebbe cadere i governo oggi stesso.
La "pausa" di 90 giorni che Passera ha fissato per la questione "beauty contest" (le frequenze) ha fatto infuriare Mediaset e, chiaramente, lo stesso Papi. Ieri sera, a domanda precisa di Lilli Gruber, Monti ha dato una risposta abbastanza preoccupante per Papi, del tipo "non vedo perchè in un momento nel quale si chiedono sacrifici a tutti, un bene scarso e pubblico come le frequenze debba essere regalato".
Ecco, di fronte a questa minaccia, Papi si mostra molto debole.
Evidentemente ha in mano davvero poco.
Nonostante si sia sforzato di ripetere a denti serrati che le sue dimissioni erano dovute al senso di responsabilità (l'Italia sotto attacco!!!), ormai tutti sanno che,in realtà, l'ha fatto per evitare il disastro di Mediaset (solo il giorno delle dimissioni ha perso il 12% in borsa).
Il fatto che la stessa Mediaset sia dovuta uscire allo scoperto con un comunicato di contestazione per la sospensione in questione, rende l'idea della situazione.
Saranno 90 giorni molto duri.
Nei quali Papi metterà sul tavolo il suo solito metodo da caimano, comprando, vendendo, ricattando, minacciando, ecc, ecc,ecc. Il tutto per "risolvere" la questione del regalo delle frequenze.
Potrebbe anche precipitare tutto, con la caduta del governo.
Ma, considerati i dati attuali dei sondaggi, per Papi andare alle elezioni sarebbe un suicidio.
Vedremo.
Certo è che quando il caimano scompare dalle TV (proprio come un caimano che nuota sott'acqua), non c'è da stare tranquilli. E' sempre suo lo stagno.

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