venerdì 30 dicembre 2011

LO STILE DI FALETTI

Era un pò di tempo che volevo approfondire la "questione Faletti", emersa nel lontano 2009 e relativa alle presunte stranezze del suo libro (Io sono Dio), e quindi mi sono andato a riguardare gli articoli dei giornali di quel periodo (il Giornale e La Stampa). Poi mi sono imbattuto nella replica dello stesso Faletti e, sinceramente, sono rimasto allucinato.
Come può attaccare in modo così "basso" le due critiche letterarie che hanno "osato" mettere in dubbio l'origine e la qualità di alcune frasi del suo libro?
Di seguito vi allego i link (così che possiate farvi un'idea) ma, 4 cose a Faletti vorrei dirle:

1) sig.Faletti, dovrebbe avere più rispetto per la critica e per le donne in generale. Parlare di "laurea in Questo e Quello" ed "Insegnamento in quell'altro" o di "querelle estiva e premestruale" è davvero una caduta di stile improponibile (per non dire peggio).

2) così come meritano rispetto i 12milioni di italiani che hanno comprato il suo libro, altrettanto è dovuto a chi (come me) considera i suoi scritti poco più che degli Harmony in salsa thriller che, scopiazzati o meno traducendo con il google translate (come sostengono i suoi detrattori), restano a mio parere illeggibili.



3) chi ha tradotto 3 premi Nobel non può essere paragonata al barista di Del Piero che si è messo in testa di saper calciare le punizioni. E poi, il Del Piero della scrittura dovrebbe essere lei?
Abbassi le ali piuttosto.

4) Ho comprato almeno 3 suoi libri (perseverare è diabolico!!!), sperando che cambiasse "stile". Niente da fare. Quindi, diciamo pure, che il mio post di critica non è casuale. Sono stato "fregato" dall'evento mediatico e, pur sapendo di rischiare la "sola", Le ho dato più volte fiducia.
L'arroganza si tollera a stento nel genio, non certo  in chi non ha talento.



Infine, per non essere frainteso, ho diversi libri di Faletti a casa ed ho anche provato a leggerli. Purtroppo non ci riesco. No, non solo perchè sono scritti male (per buona pace del ghost writer, ammesso esista davvero), ma perchè sono zeppi di lunghe descrizioni intollerabilmente prolisse che, tentando forse di scimmiottare S.King (notoriamente lungo nelle caratterizzazioni), non fanno altro che addormentare anche i più resistenti amanti del giallo. Ah, in ultimo, i finali sono sempre scontati e banali, tanto da essere indovinati già alle lettura delle prime pagine.
Per avere un pò di stile ed umiltà, non bastano 12milioni di copie.


ecco i link
(la replica di Faletti)
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200908articoli/46589girata.asp

(da il Giornale)
http://www.ilgiornale.it/cultura/mister_giorgio_faletti__tu_vuo_fa_lamericano/03-08-2009/articolo-id=371506-page=0-comments=1

http://www.ilgiornale.it/cultura/faletti_luomo_che_traduceva_se_stesso/23-08-2009/articolo-id=376333-page=0-comments=1

(da un blog a caso, interessanti i commenti)
http://www.booksblog.it/post/5177/il-presunto-sputtanamento-di-giorgio-faletti

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