lunedì 28 novembre 2011

NOI ITALIANI SIAMO FATTI COSI'

Niente da fare o da dire.
Già Dante Alighieri ci aveva pittati a dovere (ahi serva Italia....). Sarà colpa della forma così allungata della Penisola, del nostro scivolare inermi nel Mediterraneo, delle nostre valli rigogliose, delle montagne ricche di fantasia, dell'ingegno del creare e di tutto quanto ci ha resi italiani, ma non c'è verso.
Siamo destinati ad affidare al "principe" le sorti del nostro incauto incedere e, finchè ci va bene, tutti lì ad applaudire sotto il balcone. Sempre alla ricerca di un duce che ci faccia la cortesia di pensare al posto nostro.
Poi, come sempre, le cose iniziano a girare male, ed ecco che si piazza il Savonarola di turno sul rogo, il duce a testa in giù a piazzale Loreto e viva madama la marchesa.
Siamo nati per alternare all'infinito il ruolo dei sudditi schiavi prima, e dei combattenti dopo.
Siamo tutti (meno Papito) berlusconiani finchè ci conviene, poi pronti a tirare le monetine e a svergognare chi solo pochi mesi fa osannavamo.
Siamo fatti così.
Oggi, appena spazzato il "tiranno", ci siamo già rilanciati nella scontata luna di miele con Monti, prima ancora di capire questo che intenzioni abbia. Ci andrà bene tutto. Fino alla prossima "cacciata del tiranno".
E poi si ricomincia.
Nel bene o nel male, questo siamo.
Chi (come me) non è felice di questo essere "pappagalli", prego cambi Paese.
Gli italiani. Come definirci? Siamo tutto quello che può essere compreso tra la Divina Commedia ed il Bungabunga, tra la Venere del Botticelli e la nipote di Mubarak, tra la "porta del Paradiso" e Porta a Porta, tra la "congiura dei Pazzi" e  la minorenne che deve fare la pazza, tra Palazzo della Signoria e i paparazzi di Signorini, tra la Corona Ferrea e i  "ferri" ai polsi di Corona, tra la Reggia di Caserta e la Vaiassa di Casoria, tra la velina di regime e il regime delle veline, tra il Moplen di Natta e la quarta  al silicone di tetta, tra Daniele Manin e la dagliela Minetti, tra Leonardo e il Trota, tra Giuseppe Verdi e le camicie Verdi, tra Bergamo città dei Mille e i milioni di fucili pronti per la padania, tra il sole delle valli e il sole delle alpi, tra il VIVAVERDI a VIVAILVIAGRA, tra Giuliano 'de Medici e Giuliano Ferrara, tra le staffette partigiane e le olgettine, tra la i Fratelli Cervi e le sorelle Bandiera, tra Rosso Malpelo e la rossa di primopelo, tra la Cappella degli Scrovegni e la cappella dello statista, tra il Falò delle Vanità e le quaranta assatanate dietro la porta di Papi, tra Silvio Pellico e le "pellicce" di Silvio, tra i promessi sposi e gli sposi compromessi, tra il ratto del Giambologna e le  poltrone per la mignotta, tra l'Addio ai monti e il prof.Monti, tra il Libro Cuore e lo strategismo sentimentale, tra le belve del Colosseo e le vergini che si offrono al drago, tra gli scavi di Pompei e Milano2, tra il Vaticano e il dio Po, tra la le guerre puniche e le guerre pelviche, tra lo ius primae noctis e le metorine, tra la fede ed il Fede, tra Don Minzoni e Minzolini, tra la Gioacchino da Fiore e Rosario Fiorello, tra Vittorio Alfieri e Vittorio Emanuele, tra gli italiani brava gente e l'Italia BUNGABUNGA!!!!

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